
Come è articolata la previdenza obbligatoria
La previdenza obbligatoria, dopo decenni di disaggregazioni, scomposizioni e riorganizzazioni, è attualmente concentrata, quasi completamente, dentro l’Inps. In parallelo al processo di armonizzazione delle regole e dei requisiti si è svolto un analogo percorso di accorpamento delle strutture gestionali del welfare pensionistico. In sostanza, dalla miriade – una vera e propria giungla – di regimi, gestioni, fondi, fondini, casse e enti, ciascuno con regole proprie, si sta giungendo a un assetto composto da un grande pianeta o polo – l’Inps – e da un sempre più limitato numero di organismi esterni – le casse privatizzate – dedicate alla previdenza dei liberi professionisti.
Il fulcro del sistema pubblico-obbligatorio, ormai secolare, è e rimane quello costituito dall’Assicurazione generale obbligatoria – Ago – affidata da sempre proprio all’Inps. A essa fanno capo, ormai con regole pressoché uniformi o destinate a diventare tali in pochi anni, tutti i lavoratori dipendenti privati, uomini e donne, operai, impiegati, quadri e dirigenti. Tutti appartengono, per dirla meglio, alla parte più spessa e larga del sistema che si chiama Fondo pensioni lavoratori dipendenti, in gergo Fpld. Ma nell’Ago rientrano anche coloro che svolgono attività autonome nel commercio, nell’artigianato, nell’agricoltura: stanno dentro attraverso strutture che si chiamano gestioni speciali. E ancora nel perimetro Inps – e ormai nelle regole generali con poche eccezioni – rientrano anche coloro che fanno riferimento a uno degli innumerevoli fondi o ex fondi speciali per telefonici, ferrovieri, lavoratori delle poste e via continuando.
Ma, dal gennaio 2012, anche i lavoratori del pubblico impiego e dello spettacolo e dello sport, che erano iscritti all’Inpdap e all’Enpals, hanno un posto nella grande casa delle pensioni edificata sull’Inps. E non basta. Perché già dal 1996 anche tutti coloro che svolgono attività autonome del «terzo tipo»: parasubordinati, collaboratori autonomi e così via, sono inquadrati nella cosiddetta gestione separata.
Insomma, a questo punto della storia, si fa prima a dire chi sta fuori del circuito Inps. Hanno casse a se stanti, come anticipato, ormai solo i professionisti, liberi o anche in qualche caso dipendenti, con un ordine o un albo propri: avvocati, notai, medici, giornalisti, ingegneri, commercialisti e via elencando.
In termini schematici, dunque, il «mondo» Inps comprende, nel dettaglio, le seguenti categorie di lavoratori:
- i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore privato (iscritti al Fpld), compresi:
- i lavoratori dipendenti delle Ferrovie (iscritti al Fondo speciale gestito dall’Inps);
- i lavoratori dipendenti delle Poste (iscritti all’Ipost gestito dall’Inps);
- il personale addetto ai pubblici servizi di telefonia (iscritto al soppresso Fondo di categoria gestito dall’Inps);
- i dipendenti dell’Enel e delle aziende elettriche private (iscritti al soppresso Fondo di categoria gestito dall’Inps);
- il personale addetto alle imposte di consumo (iscritto al soppresso Fondo di categoria gestito dall’Inps);
- i lavoratori addetti ai pubblici servizi di trasporto (iscritti al soppresso Fondo di categoria gestito dall’Inps);
- il personale di volo dipendente da aziende di trasporto aereo (iscritto al fondo volo gestito dall’Inps);
- i dipendenti di aziende private del gas, il personale delle imposte dirette e quello addetto alle esattorie e alle ricevitorie (iscritti a fondi integrativi gestiti dall’Inps);
- i lavoratori dipendenti con qualifica di dirigente (iscritti al soppresso Inpdai);
- i lavoratori marittimi (iscritti alla soppressa Cassa di previdenza marinara gestista dall’Inps);
- i lavoratori di miniere, cave e torbiere (iscritti a un fondo dell’Inps);
- i lavoratori e le lavoratrici autonome che fanno parte delle gestioni speciali Inps (commercianti, artigiani, lavoratori e imprenditori agricoli);
- i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del pubblico impiego che facevano capo all’Inpdap e dal primo gennaio 2012 rientrano nell’Inps, compreso il personale delle Forze armate, dell’Arma dei Carabinieri, delle forze di polizia, dei Vigili del fuoco;
- i lavoratori autonomi e parasubordinati rientranti nella gestione separata dell’Inps;
- coloro che lavorano nello spettacolo o sono sportivi professionisti, che facevano capo all’Enpals e che dal 1° gennaio 2012 rientrano nell’Inps;
Fuori del «mondo» Inps restano i liberi professionisti con proprie casse di previdenza:
- attuari, chimici, agronomi, geologi - Epap - Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale;
- ingegneri e architetti - Inarcassa - Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti;
- infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia - Enpapi - Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica; anche Gestione separata Enpapi;
- avvocati - Cassa forense – Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense;
- biologi - Enpab - Ente nazionale di previdenza e assistenza dei biologi;
- consulenti del lavoro Enpacl – Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro;
- commercialisti Cnpadc – Cassa nazionale previdenza e assistenza dei dottori commercialisti;
- farmacisti - Enpaf – Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti;
- geometri - Cipag -Cassa italiana previdenza e assistenza geometri;
- medici - Enpam – Ente nazionale previdenza e assistenza medici;
- notai - Cnn - Cassa nazionale del notariato – Ente di previdenza e assistenza dei notai;
- periti agrari e agrotecnici - Enpaia – Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura;
- ragionieri e periti commerciali - Cnpr – Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali;
- Periti industriali - Eppi – Ente previdenziale dei periti industriali;
- Psicologi - Enpap – Ente nazionale di previdenza e assistenza per psicologi;
- veterinari - Enpav – Ente nazionale previdenza e assistenza veterinari;
- giornalisti – Inpgi – Istituto nazionale di previdenza giornalisti; anche gestione separata Inpgi 2.